Le feci sono il materiale di rifiuto dell'organismo che viene eliminato per via rettale. Pochi sanno però della loro funzione di vere e proprie sentinelle della salute dell'organismo, nonché delle loro straordinarie proprietà curative.
In condizioni normali le feci sono formate per il 75% da acqua e per il 25% da materiale solido che include preziose fibre non digerite, grassi, calcio, fosfati, e proteione. Una parte notevole della massa fecale non è di origine alimentare: attraverso le feci, infatti, il corpo espelle tutto ciò di cui non ha bisogno in quel momento e che non riesce ad immagazzinare. La loro eliminazione "tout-court", dunque, rappresenta un vero e proprio spreco anche dal punto di vista medico e nutrizionale.
Caratteristiche delle feci:
La trasformazione del tabù nella cultura post-modernaColore: marrone dovuto alla conversione chimica della bilirubilina in urobilina e stercobilina da parte dei batteri "buoni" dell'intestino e degli enzimi.
Odore: è il risultato della decomposizione batterica delle proteine nell'intestino.
Consistenza: soffice, a forma cilindrica, che ha la dimensione del retto.
Quantità: giornalmente vengono prodotti da 150 a 300 g di feci
Da qualche anno la cultura occidentale sta cambiando il modo di rapportarsi alle deiezioni, con una conseguente trasformazione del tabù.
In Italia, per esempio, nel 2005 La cacca. Storia naturale dell'innominabile di Nicola Davies vinse il Premio Andersen come miglior libro di divulgazione. Qualche anno dopo, dal libro di Davies prese spunto la mostra itinerante Storia naturale dell'innominabile: la cacca. La mostra è stata ospitata dall'Urban Center di Ravenna e dalla Biblioteca “De Amicis” di Genova nel 2007, dal “Parco Oltremare” di Riccione, dall'Exmà di Cagliari, dal Museo tridentino di Storia Naturale di Trento e dall'Officina dei Piccoli della Città della Scienza di Napoli nel 2008.
Per quanto riguarda l'Occidente in generale, nel 2008 ha fatto il giro del mondo la voce, data da alcuni blog o siti internet, che affermano l'esistenza del Japanese Poop Museum collegandolo al Himeji City Museum of Literature. Le foto allegate lasciano intendere una classificazione scientifica delle feci animali, e indicano un interesse per l'aspetto fisiologico e non solo ludico delle feci. Più documentato il sito Poopreport.com, una sorta di museo on.line che cerca di raccogliere informazioni scatoligiche e categorizzarle.
Altri musei presentati su internet assolvono alla funzione comica popolare da sempre legata all'argomento: per esempio, di carattere triviale e popolaresco il Lucifer's Shit museum, è ancora inserito nella tradizione del tabù, di cui si può parlare solo esagerandolo o esorcizzandolo simbolicamente, ossia carnevalizzandolo. Internet ha avuto un ruolo fondamentale nel mettere in evidenza e pubblicizzare argomenti fino a pochi decenni fa considerati privati.
Negli anni sessanta, un precedente importante nel cambiamento culturale occidentale si ebbe con il libro divulgativo La scimmia nuda (1967) di Desmond Morris, che destò interesse per il suo approccio scientifico anti-umanistico: l'uomo veniva osservato come un animale tra gli altri, e analizzato nei suoi aspetti sociali e biologici. Il libro, dal contenuto ormai datato, era ancora velato di ironia, indizio della difficoltà sociale ad accettare l'approccio scelto dall'autore, e con cui comunque doveva fare i conti l'autore stesso per non offendere il suo pubblico.
La famosa opera di Piero Manzoni invece, di pochi anni precedente, per la polemica implicita nell'opera stessa non può considerarsi un superamento del tabù, in quanto la Merda d'artista coinvolge le feci solo nel loro aspetto simbolico, connotata negativamente come una degenerazione, a rappresentare la degenerazione dell'arte o la bassezza morale degli artisti, e non viene vista come una funzione fisiologica. Non a caso, il barattolo in cui viene contenuta ricorda una scatola per alimenti, e l'accostamento mangiare-defecare è un tema tipico tra le oscenità apotropaiche che costellano la cultura popolare.
Coproterapia - la salute del corpo, dal corpo
Coproterapia: la salute del corpo, dal corpo
(a cura dell'Istituto Italiano di Coproterapia)